“Sono devastata dal senso di colpa”. Così dichiara Chiara Silvestri, la ragazza che ha investito fatalmente Francesco Valdiserri.
La tragedia avvenuta nella notte del 20 ottobre a Roma ha devastato un’intera famiglia. Il 18enne Francesco Valdiserri è morto in seguito alla sbandata di un’auto che l’ha colpito in via Cristoforo Colombo quella notte. Chiara Silvestri, la ragazza che guidava la vettura, è stata posta ai domiciliari. Davanti ai magistrati confessa il suo senso di colpa.
La ragazza che ha investito Francesco Valdiserri la notte del 20 ottobre a Roma, in via Cristoforo Colombo, è agli arresti domiciliari. L’accusa è di omicidio stradale dopo essere risultata positiva ad alcol e droga. La patente è stata ritirata e l’auto è stata sequestrata. La tragedia viene definita “di velocità”, stando alle informazioni ottenute sul fatto.
La confessione di Chiara
Si chiama Chiara Silvestri, la ventitreenne di Dragona che guidava l’auto quella notte. Durante l’interrogatorio di garanzia di fronte al gip, la ragazza confessa il suo senso di colpa, spiegado che effettivamente quella sera aveva bevuto e stava percorrendo troppo velocemente la strada in via Cristoforo Colombo. Non è chiaro se in quel momento avesse perso il controllo dell’auto perché stava guardando il cellulare o meno.
Dopo essere risultata positiva all’alcol test e al drug test, Chiara è stata arrestata ai domiciliari con l’accusa di omicidio stradale. Affiancata dal suo avvocato, Paolo Leoni, la ragazza spiega di essere “devastata dal senso di colpa” per la morte di Francesco, e di sentirsi “confusa” su molti dettagli dell’incidente.
Chiara Silvestri viaggiava a una velocità superiore ai 50 chilometri orari prescritti in quella tratta, e aveva anche un tasso alcolemico pari a 1,57, il triplo oltre la soglia limite consentita di 0,5 g/l. Inoltre confessa di aver consumato cannabinoidi nei giorni immediatamente precedenti alla notte di mercoledì. Non è chiaro se sia potuta distrarsi a causa del telefonino, ma a tal proposito verrà ascoltato in Tribunale anche Emanuel Datan Pesa, che era seduto a fianco a lei.